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“Le mostre hanno l’intenzione di presentare una selezione di opere delle diverse personalità artistiche degli studenti impegnati nell’approfondimento della loro ricerca. Affrontata con linguaggi, modi, supporti, mezzi, tecniche e concetti diversi. Questa mostra si stacca un pò dal progetto, l’artista non è uno studente dell’Accademia e ci parla con una visione attuale delle espressioni artistiche. Restituendoci per il tramite di una pop-art manifestata attraverso la più antica tecnica del mosaico un messaggio di attenzione al mondo e all’ambiente.
Tamerò con l’Arte. Look- Ah !
I locali di Tamerò, messi cortesemente a disposizione dalla sensibilità di Maria Teresa, Angela e di tutto lo Staff, in continuità con la forte tradizione artigianale ed artistica del quartiere d’Oltrarno, ospitano le opere nella loro atmosfera underground. Stabilendo, un corto circuito, tra il forte carattere de locale e le opere sposte che devono trovare la forza di farsi notare o essere scoperte. Questa è la Sfida.”
LOOK-AH !
Infatti l’artista romano assorbe la tradizione dei cosmati. Marmorari romani che formarono varie botteghe, di cui si ricordano sette membri, appartenuti a quattro diverse generazioni vissute tra il XII e il XIII secolo. Famosi per i loro lavori architettonici, per le loro sculture, ma soprattutto per i loro mosaici e le loro decorazioni. Reinventa il mosaico in chiave pop utilizzando l’alluminio delle lattine come materiale prediletto. Nel grafismo dei ritratti si percepisce sia il background degli studi e del lavoro di grafico sia il processo che va a invertire l’evoluzione tecnologica. Si passa dalla progettazione al computer per tornare alla manualità, alla scelta tessera per tessera, alla creazione del pigmento stesso alla maniera degli artisti del Rinascimento nelle loro botteghe artistiche.
Tamerò con l’Arte. Look- Ah !
Per riassumere l’appeal della veste del prodotto, seppur con la parte relativa al brand frammentata e criptata, permea la nuova composizione con la seduzione dei colori, spesso primari, sgargianti e metallici.
L’alluminio delle lattine è cangiante e cambia di aspetto in continuazione quando il tipo di luce. La sua intensità e l’angolo di incidenza si modificano, le opere vivono con chi le vive in quel momento una sorta di “Riflessione”. Inoltre i materiali di scarto sottratti al processo di abbandono o di smaltimento, diventano colori, tornano a vivere, abbelliscono invece di inquinare e le opere da essi composte ci aiutano ad aumentare la consapevolezza della necessità utgente del riutilizzo creativo.
Tamerò con l’Arte. Look- Ah !
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